Marco Vitorio Marcello
Marco Vitorio Marcello | |
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Magistrato romano | |
Nascita | Teate Marrucinorum |
Morte | dopo il 105 |
Consorte | Osidia, figlia di Gneo Osidio Geta[1] |
Consolato | 105 consul suffectus |
Proconsolato | probabilmente 120/121, Nord Africa[1] |
Marco Vitorio Marcello (latino: Marcus Vitorius Marcellus; fl. 60; Teate Marrucinorum, ... – dopo il 105) è stato un senatore romano.
Marcello fu un grande amico e allievo del retore Quintiliano e del poeta Stazio, e fu eletto consul suffectus nel 105, con Gaio Cecilio Strabone[2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di Marcellus era originaria di Teate Marrucinorum (l'odierna Chieti); il padre si chiamava, probabilmente, Gaio Vitorio[3]. Marcello fu educato dal retore Quintiliano, che gli dedicò la celebre Institutio oratoria, augurandosi che:
«il mio trattato sembrasse verosimilmente utile per l'istruzione di tuo figlio, la cui tenera età mostra la sua strada in tutto il suo splendore di genio»
Anthony Birley identificò Lucio Settimio Severo, nonno dell'imperatore Settimio Severo, come uno dei suoi compagni di studi[3]. Il celebre storico Ronald Syme, tuttavia, sostiene che anche se Plinio il Giovane era anch'egli uno studente di Quintiliano, e Stazio conosceva sia Plinio che Marcello, Marcello "non viene menzionato da Plinio, un coetaneo (pr.93), che ha perseguito un diverso tipo di carriera e ha ottenuto un avanzamento più rapido attraverso due posti urbani"[1].
Inoltre Stazio gli dedicò il quarto libro delle Silvae, e una serie di allusioni biografiche, che appaiono nelle poesie raccolte in quel libro. Intorno al 94-96, Marcello visse a Roma ed era il curatore della via Latina. Nelle Silvae 4.4.34, Stazio scrive a Marcello, mentre quest'ultimo sta supervisionando la costruzione delle strade, sollecitando Marcello di smettere di lavorare durante l'estate e di farsi una vacanza, scrivendo: "che le qualità eccellenti saranno maggiori dopo il rilassamento".
Della vita di Marcello sappiamo, oltre a due iscrizioni in Nord Africa riferite a un governatore proconsolare Marcello, attribuite proprio a lui, risalenti al 120/121[1][5].
Marcello sposò Hosidia, figlia del senatore e generale Gneo Osidio Geta, dalla quale ebbe un figlio, Gaio Vitorio Osidio Geta[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Ronald Syme, Hadrianic Proconsuls of Africa, Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik, 1980.
- ^ Margaret M. Roxan, Roman Military Diplomas 1954-1977, Londra, 1978.
- ^ a b Anthony Birley, Septimius Severus: The African Emperor, Routledge, 1988.
- ^ Quintiliano, Institutio oratoria, I.6.
- ^ Werner Eck, Jahres- und Provinzialfasten der senatorischen Statthalter von 69/70 bis 138/139, 1983.